C a r l o   M O


Benvenuti nel sito ufficiale di Carlo Mo Scultore, Pittore, Artista.

Biografia

Scultore di chiara fama nasce a Piovene Rocchette nel 1923. Studia a Genova e nel '42 si trasferisce a Pavia dove prosegue gli studi universitari. Nel dopo guerra parte per il centro dell'Africa. Nel 1953 torna in Italia esponendo in mostre personali a Milano, Roma e Messina. Nel 54 espone alla X Triennale di Milano. Dal 1964 al 1968 riscuote un enorme suc-cesso internazionale curando le scenografie di concerti e opere teatrali alla Certosa di Pavia. Nel 1968 in occasione della XV Triennale di Milano collabora attivamente per la rea-lizzazione del progetto"Intervento in un centro antico" uno dei primi esempi in Europa di isola pedonale. E di questo periodo la collocazione della scultura in acciaio inox "Equilibrio" (diam. m. 4) davanti al palazzo della Triennale a Milano. Nel 1969 gli viene affi-dato dal governo del Madagascar l'incarico per la realizzazione di un monu-mento al Portatore Malgascio, (h. m. 11.00) collocato ne11970 ad Andapa. Tra il 1970 e 1980 una serie di mostre personali e collettive tra cui ricordiamo: Galleria Paolo Barozzi di Venezia, Galleria del Naviglio Venezia e Milano, Mostra Mercato di Bologna e Basilea, Galleria il Prudo di Locarno, GalleriaTecno di Milano, Bruxelles e Amsterdam. Sue opere entrano in molte collezioni pubbliche e private di cui ricordiamo il Museo Hirshon di Washington e la collezione privata Betty Parson. Nella carriera di Mo non va trascurato il suo grande interesse per la grafica ed il design. 1980-81 realizza due grandi sculture "Contrasto 1979" dedicato a Gerolamo Car-dano m. 4 x 4 acciaio inox saldato e scatolato a Pavia e "Contro la Violenza: Equili-brio e Determinazione" (m.16x 7 x 4) nel parco di Cesano Boscone. All'aeroporto Forlanini di Linate viene posta Halley (m. 7 x 4) una grande scultura in acciaio inox lavorato mentre per la sede del Medio Credito Lombardo di Piazza Cadorna "Evo-luzione" una scultura cinetica sempre in acciaio (diametro. m. 4). Nel 1985 rappre-senta la scultura italiana a Tokio e nel 1986 partecipa alla quadriennale di Roma. Per un decennio tiene la Cattedra di scultura presso la Nuova Accademia di Milano la cui Aula Magna oggi è intitolata a suo nome. chiamato da Guido Ballo che ne è il fondatore. Tra i11987 e il 1998 realizza una grande scultura per una nave da crociera americana e quattro grandi sculture per Pavia "Alboino e Teodolinda re Longo-bardi", altezza 11 metri tutta in acciaio inox saldato e scatolato. Un'opera che girava nella testa di Mo da anni. Il primo re longobardo di Mo risale al 1951. Una delle grandi doti era la sua capacità delle proporzioni. Le sue sculture si incastrano nello spazio perfettamente. Che siano alte 10 cm o 11 m., per questo, il famoso scrittore Giovanni Arpino lo definì "lo scultore dei grandi spazi". "L'Attesa" è una scultura composta. La prima che ci viene incontro raccoglie gli altri due materiali che Mo abbina all'acciaio: il marmo nero assoluto ed il corten, un me-tallo che si arrugginisce senza depauperarsi. La seconda, la madre è una scultura ieratica, sapiente, molto africana nello sviluppo delle sue forme ma conclusa come una madonna del 400., "Deposizione" una fusione in bronzo e corten (h. m. 10) per la piazza del Duomo il cui bozzetto verrà regalato al Santo Padre nel 2005. "Il Sogno". Il sogno ci fa tornare alle prime sculture di Mo, quelle in filo di rame. Quest' opera è disegnata nello spazio con fasce di acciaio inox. Il nostro occhio co-struisce la massa, l'anello di congiunzione con l'arte virtuale.

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